venerdì 20 luglio 2012

388° Festino di S. Rosalia, cosa ho visto.

Il Festino, sicuramente una delle più belle giornate dell'anno a Palermo, una festa non solo per i devoti ma anche per chi vuole sentire tutta l'anima di Palermo in strada, con tutti i suoi lati positivi e negativi.


Ho atteso molto il Festino quest'anno, perchè pensavo a una festa finalmente degna del suo nome e della sua storia, e devo dire che le iniziative di quest'anno le ho apprezzate. Va bene che il tutto è stato organizzato in fretta e furia, però nonostante ciò sono riusciti a fare un buon lavoro, un carro decente e un intrattenimento più organizzato.


A proposito di organizzazione.. Nella mia passeggiata di sabato mattina in bici ho visto delle cose stupende nella loro piccolezza di palermitanità! Un uomo con il lapino che provava per bene lo speaker del suo mezzo, e gente che riempiva di scotch frigoriferi mezzi rotti per fermare il cartello con scritto " Si vende acqua e coca cola ", e lì in cattedrale, dove il carro era fermo in attesa della sera, ho assistito a delle scene comiche in cui palermitani si lamentavano della Santuzza perchè più simile a Belen che alla santa stessa, per il suo totale bianco (che manifestava purezza), nessuna decorazione e le forme un pò troppo evidenti.
" Ma a cu stamu purtannu st'annu 'nno carru? Chista a santa èè?"
..e proprio all'interno del cortile c'era l'elefante che doveva sfilare davanti il carro, simboleggiante l'etnia Tamil presente nella nostra città: " ma chi cos'è st'elefante? Chi ssemu a catania, semu? C'avianu a miattiri 'na bella aquila, no l'elefante! Nuatri ri Paliemmu cu catania semu accussì! (facendo scontrare le dita con la punta) "
C'erano turisti inglesi che erano quasi spaventati per quelle voci così sparse nella calma mattutina della cattedrale, e mi è toccato spiegargli cosa stava accadendo: commento degli inglesi sulla santuzza? " She's so sexy! " ecco, anche loro si sono accorti della sua sensualità, non propria della santa.


Di ritorno da Via Messina Marine, una calma apparente, frigoriferi in mezzo alla strada abbandonati al loro Bellolampiano destino, bancarelle con merce ammassata tutta a un euro, dove entro poche ore si sarebbero buttate tante mamme palermitane alla ricerca dell'occasione, e tantissimi venditori che dormivano tranquillamente nelle panchine, vicini a due ragazzi che stavano preparando centinaia di pullanche per la sera, per arrivare poi a Piazza Kalsa, dove Chiluzzo era prontissimo per le sue delizie, panelle e crocchè, carduna, babbaluci e i ristorantini con le griglie belle pronte per i pesci per la sera!


Arriva la sera, mi dirigo in cattedrale, stavolta volevo vedere tutto dall'inizio! Luci colorate nella Cattedrale, fuochi d'artificio tutti attorno le guglie, uno spettacolo stupendo. Si, io amo la nostra Cattedrale, è una delle più belle del mondo secondo la mia opinione! Parte il carro con la musica, parte l'elefante con dietro tutte le rappresentanze delle etnie palermitane (gente stupenda) e poi, dopo tanto tempo, parte il carro della Santuzza, che quest'anno si è fatta attendere veramente tanto! Durante l'attesa a Porta Felice (nel frattempo tramite viuzze ero arrivato all'inizio del fiume di persone!) c'erano delle stracchiole nei balconi della Porta.
A parte il fatto che mi stavano di un antipatico assurdo, le ho invidiate perchè ho sempre sognato di salire là sopra! All'arrivo del carro con davanti Orlando, ho visto scene spiacevoli ma molto veritiere, che mi aspettavo.
" Ollandoooo, u travagghiu, vogghio u travagghiu! " " Travagghiu pi giovani!! Ollandooooo! "  e lui che salutava e ammiccava a tutti. Dopo mi sono trasferito a Piazza Kalsa.. non l'avessi mai fatto! Non so quante volte ho rischiato di rimanere sotto ad un motorino, che correvano velocissimi in tutte le viuzze, con tanto di " vigili " al centro. In Piazza, il delirio: macchine che non sapevano dove andare, ancora scooter, puzza di pesce, frutta e verdura marcia a terra, uno sporco assurdo, nebbia impregnata di stigghiola e gente non molto piacevole!


In via Lincoln, 7, ancora una volta " vigili " stavamo fermi in strada convincendo la gente di essere là per non lasciar passare nessuno. Si, infatti era pieno di macchine e scooter pure là. Tutt'assieme la festa sembra trasformarsi in una tragedia, almeno per me! La gente che ho trovato in via Lincoln era assurda. Buttava TUTTO a terra, non quello che poteva cadere, ma proprio TUTTO! bicchieri, piatti, cibo, bottiglie, carta di vario tipo, il panino che non andava. Schifato me ne torno a casa prima della fine dei fuochi d'artificio, durati più o meno 20 minuti e senza masculiata! 


Amia e Gesip che fino alla mattina di lunedì, anche dalla notte di domenica, hanno lavorato per mettere tutto in ordine, e devo proprio dirlo, sono passato dalla stessa via Lincoln lunedì, e la situazione era migliorata molto. 

La Cattedrale con luci bianche

Ingresso laterale della Cattedrale con luci colorate

Statua della santa allestita nella viuzza in cui è nato l'uomo a cui è apparsa la santa

Cattedrale illuminata di blu

Cattedrale illuminata di rosso

Porta Felice

La statua di S.Rosalia sopra il carro

Il carro di S.Rosalia


Questo è il festino che ho visto, un saluto a tutti!
Nonostante tutto, viva palermo e santa rosalia.

mercoledì 11 luglio 2012

Il mio legame con Palermo

Buongiorno a tutti! 


Oggi voglio parlarvi del legame con la mia città, perché penso che esso è per tanti palermitani, nonchè anche tanti siciliani, una storia comune, fatta di amore, passione e dolore per questa terra così aspra.

Devo essere sincero, non rispettavo Palermo, e forse non la rispetto ancora adesso.
Da piccolo ero uno di quelli che buttava a terra le cartacce, spesso in quei mucchi già predisposti per la frase " Già ce n'è assai, quindi la butto là! ".
Vi sembrerà banale per tale esempio, ma questa è proprio una cosa psicologica, il buttare dove c'è già un mucchio, accade anche a Londra con i giornali gratuiti che intasano le metropolitane, tutti ammucchiati nello stesso punto. Forse perchè pensiamo siano dei punti ideali per sporcare sempre più, strani quanto siamo. Pura indifferenza, vivere qui non mi faceva nessuna impressione, nè mi induceva a giudicare cosa mi stava intorno.

Ci vivo, ci faccio quello che voglio, tanto non frega a nessuno. Questo è ciò che pensavo e purtroppo sono cosciente che è un pensiero un pò troppo comune!
Ma da 3/4 anni a questa parte, ho preso coscienza, senza una particolare motivazione, di una cosa normalissima: vivo a Palermo! E che cosa è cambiato quindi? Beh, da quando ho scoperto cos'è questa città, cosa nasconde, come è nata e cosa contiene, me ne sono innamorato totalmente: un amore sviscerato, passionale e soprattutto struggente. Si, perchè ho studiato la storia di Palermo e i suoi monumenti grazie alla scuola, e soprattutto quando passeggiavo avevo cambiato il mio modo di guardare quelle cupole, quelle colonne, quelle piazze e sentire le grida dei mercati di Ballarò e del Capo, avevo cambiato il mio modo di vivere questa città, di guardarla e spogliarla con gli occhi, di ammirarla e sentire le voci del suo passato, fatto di glorie, guerre, regni, invasioni.

Tendo a individuare un momento in cui ho capito di essere cambiato. Fin da piccolo vado molto spesso a Monreale, il piccolo paese che guarda Palermo dall'alto, e ogni volta, come un rito da rispettare, entro nel Duomo cittadino, non posso resistere, non c'è motivo di andare a Monreale senza entrare in quel Duomo. Prima di studiarlo, entravo e mi lamentavo solo del fatto che c'era troppo profumo di incenso, però era bello perché si stava al riparo dal sole. E basta, solo per questo motivo.
Dopo aver studiato e quindi scoperto cosa conteneva veramente, ho alzato gli occhi e ho visto cose che mai avevo notato dentro del Duomo, tutti i mosaici dorati che rinchiudevano maestranze di uno dei più bei periodi della storia di Palermo. Quei tasselli mi hanno rapito come non mai, e il mio amore per questa città aveva cominciato a sottomettermi!
Da quel momento in poi mi capita di scendere da casa solo per andare a visitare, nonostante le decine di volte, i monumenti della città, camminare nelle vie più antiche, anche da solo, pur di sentirmi un cittadino cosciente del suo ambiente. E la più grande soddisfazione è vedere i turisti, con fotocamera al collo, che rimangono a bocca aperta dentro la Cappella Palatina.






martedì 10 luglio 2012

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Il mio blog nasce dall'amore che nutro per la mia città, Palermo, e per la meravigliosa Sicilia. Conterrà articoli che riguarderanno arte, cultura, attualità, storia, e quindi monumenti, album fotografici con mie foto, tradizioni, insomma tutto ciò che possa riguardare la bellissima terra in cui vivo.